mercoledì, ottobre 31, 2012

Perchè stasera vedrò Parma-Roma (e poi Roma-Palermo e così via)


Dopo l’ennesima persona che, con sottile ironia, mi chiede perché stasera sarò seduta, puntuale, sul divano a vedere con probabilità l’ennesimo harakiri giallorosso, mi sento in obbligo di rispondere e argomentare le mie ragioni.

Essere della Roma è un mestiere difficile (il più difficile del mondo, aggiungerei) ma alla fine è una storia d’amore lunga più di 25 anni. Se fossi stata della Juve sarebbe stato un matrimonio di quelli noiosi e fatti di routine, al termine di un lungo fidanzamento senza alti né bassi, così abitudinario da non ricordarsi più come è iniziata. Se fossi stata del Milan o dell’Inter sarebbe stata una storia tira e molla, dalle emozioni contrastanti, fatta di tradimenti e perdoni. Se fossi stata della Lazio…va be’, questa è un’ipotesi che non riesco a prendere in considerazione.

E invece è stata Roma. Ci siamo innamorate all’istante, è stato il classico colpo di fulmine, la botta al cuore che fa schizzare l’elettrocardiogramma, ci siamo guardate negli occhi e abbiamo capito subito che saremmo state insieme per sempre. E come tutti i rapporti devono essere coltivati, non si autoalimentano. Per farlo servono minimo 90 minuti (più recupero) a settimana,  è un dato di fatto. E’ una storia fatta di forti emozioni, in senso positivo e in senso negativo, ma di quelle emozioni che ti fanno sentire vivo. E come in tutti i rapporti c’è il giorno in cui, mentre ti cambi la lingerie pensando a una serata da fuochi d’artificio, la trovi già nel letto addormentata e perdi senza neanche scendere in campo (e una minicontestazione la mattina dopo ci sta tutta).  E poi magari invece ti riserva la sorpresa il giorno in cui ti sei messa i mutandoni della nonna. Succede anche che ti arrabbi, e nemmeno poco, ma alla fine quando te la prendi  ancora per qualcosa vuol dire che a quel qualcosa ancora ci tieni, molto. Come in tutte le storie d’amore poi si sogna, non se ne può fare a meno, e immagini un futuro felice, trovatemi qualcuno che immagina che tutto vada a rotoli. Poi, come succede in tutte le grandi storie, e come accade nella realtà in generale, gli ostacoli , gli imprevisti e le scelte sbagliate sono sempre dietro l’angolo, pronti a ricordarti che la strada è ancora lunga.

Ma le opzioni sono solo due: o ti lasci o continui quella strada assieme.

E alla fine tu lo sai che ne sei ancora innamorata, perché affronti grandinate in motorino, serate di freddo e panini per cena pur di vederla e ditemi se questo non è amore. Un amore fedele, perché anche quando le cose non girano, non ti verrebbe mai in mente di andare con un’altra, il pensiero non ti sfiora nemmeno. E perché, anche se decidi di non vederla per un po’, senti che ti manca e il pensiero è sempre quello, se sai che è in campo senza di te.

E’ per questo che stasera sarò seduta sul divano, per vedere se magari si combina qualcosa e perché questa storia d’amore è ancora viva.

E forse è anche per questo che Zeman non funziona: perché, in amore, le minestre riscaldate non funzionano mai.